La definizione agevolata, cosiddetta rottamazione-quater, si applica ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1.01 al 30.06.2022, anche se compresi in precedenti rottamazioni e a prescindere se in regola con i pagamenti. Chi aderisce alla definizione potrà versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno da pagare, invece, le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per i debiti relativi a multe stradali o ad altre sanzioni amministrative, diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi, l’accesso alla misura agevolativa prevede, invece, che non si devono pagare le somme dovute a titolo di interessi (comunque denominati, comprese le cosiddette «maggiorazioni»), nonché quelle dovute a titolo di aggio.
Di norma, per i contribuenti che non beneficiano della proroga di 3 mesi disposta per gli alluvionati, il pagamento delle somme dovute per la rottamazione può essere effettuato in unica soluzione, entro il 31.10.2023 o nel numero massimo di 18 rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31.10.2023 e il 30.11.2023; le restanti 16 rate, di pari ammontare, scadenti il 28.02, il 31.05, il 31.07 e il 30.11 di ciascun anno a decorrere dal 2024. In caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1.11.2023, gli interessi al tasso del 2% annuo.
I pagamenti sono considerati regolari, se effettuati con un ritardo non superiore a 5 giorni dalla scadenza: ad esempio, il pagamento della prima o unica rata in scadenza il 31.10.2023, considerato che il 5.11 è domenica, è regolare se eseguito entro il 6.11.2023.
Tratto da Il Sole 24Ore 10.06.2023