• Il decreto attuativo sulla riforma dell’Irpef accorpa i primi due scaglioni dell’imposta personale: per il 2024 vi sarà un’unica aliquota al 23% sui redditi fino a 28.000 euro (mentre oggi sui redditi da 15.000 a 28.000 euro l’aliquota è del 25%).
• La nuova struttura del prelievo nazionale non pone problemi nei Comuni che applicano l’addizionale ad aliquota unica e in quelli dove non si paga l’addizionale. La questione del raccordo, invece, si pone in tutti i Comuni in cui la delibera prevede che l’Irpef locale sia modulata per scaglioni, considerato che per legge il prelievo sul territorio deve ricalcare le fasce di reddito stabilite a livello nazionale.
• Al fine di coordinare la tassazione, l’attuale testo del decreto fissa il criterio di adeguamento dell’addizionale comunale entro il termine per il bilancio preventivo (attualmente fissato al 31.12) oppure eliminazione automatica della seconda aliquota e applicazione della prima fino a 28.000 euro.
Tratto da Il Sole 24Ore 4.12.2023 p. 3
